Bosco dei Giusti e piste ciclabili, il Parco tra diritti civili e fruizione del territorio
By Parco GroaneIn News24th aprile, 201224 aprile 2012 (Eventi e manifestazioni)
NELLA FOTO: da sx Barbara Calzavara, Presidente P.G., Dario Allevi, Presidente Prov. Monza Brianza,Pina Maisani vedova di Libero Grassi,Yolande Mukagasana, On. Guido Podestà, Presidente Prov. Milano,Pietro Kuciukian, console onorario armeno in Italia, Giovanna Vilasi, Prefetto Monza e Brianza, Roberta Miotto, presidente Ass. Senza Confini
Tre nuovi alberi nel Bosco dei Giusti
La mattina dello scorso venerdì, 20 aprile erano tantissimi i ragazzi e le ragazze intervenuti alla Cerimonia per la messa in dimora di tre nuovi alberi nel Bosco dei Giusti della Polveriera di Solaro.
Yolande Mukagasana (infermiera Tutsi scampata al genocidio in Rwanda); Henry Morgenthau (Ambasciatore americano in Turchia, denunciatore nel mondo della deportazione e dello sterminio del popolo armeno); Libero Grassi (imprenditore italiano ucciso dalla mafia dopo aver denunciato pubblicamente richieste di estorsioni) sono le figure scelte dall’Associazione Senza Confini e dall’Ente Parco e onorate con la dedica di un albero e di un cippo di granito.
Figure di particolare valore morale dei nostri tempi, i tre Giusti sono stati studiati e approfonditi nel corso dell’anno in vari Istituti del nostro territorio. Ed erano circa trecentocinquanta gli allievi di scuola media, attenti e partecipi, che hanno ascoltato commossi le testimonianze della stessa Yolande Mukagasama, di Pina Maisano Grassi, moglie di Libero Grassi, e di Pietro Kuciukian, console onorario armeno in Italia.
Alla cerimonia sono intervenute importanti autorità, accolte dal Presidente del Parco, Barbara Calzavara: il Presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, il Presidente della Provincia Monza e Brianza, Dario Allevi, il Presidente del Consiglio della Provincia di Milano, Bruno Dapei, il Prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi. Nei loro interventi hanno condiviso la scelta del Parco di indicare quale riferimento morale chi è stato capace di difendere la dignità umana durante tutti i genocidi e contro ogni forma di totalitarismo. Ai giovani il dovere della memoria e del rispetto della propria dignità e delle regole del vivere civile.
Piste ciclabili
All’incontro serale sul tema “Piste Ciclabili” erano presenti soprattutto operatori del settore: amministratori, GEV, rappresentanti di associazioni ecologiche. Ha fatto gli onori di casa il Presidente del Parco, Barbara Calzavara che ha ricordato, con le ultime realizzazioni, la grande importanza che il Parco attribuisce alle piste ciclabili e alla fruizione sostenibile e qualificata del territorio. Inatteso, ma ospite graditissimo, Giovanni De Nicola, Assessore provinciale con deleghe a Infrastrutture – Viabilità e trasporti – Mobilità ciclabile – Opere pubbliche stradali. Nel suo intervento l’Assessore ha sottolineato la grande importanza che la Provincia di Milano attribuisce alla diffusione di percorsi ciclabili, convinto che l’evoluzione di un territorio non può prescindere dallo studio di un sistema di mobilità basato sull’esigenza delle persone di muoversi in modo più sostenibile.
Relatori della tavola rotonda il dottor Luca Frezzini del P.G. e il Prof. Edo Bricchetti. Frezzini, responsabile del settore tecnico, ha ricordato, con le difficoltà connesse alla loro gestione, che il Parco delle Groane ha una rete di circa 40 Km di piste ciclabili che da nord a sud e da est a ovest permette di raggiungere ogni angolo del suo territorio unendo di fatto Milano con Como. Le piste, costruite con materiale ecocompatibile sono separate dal traffico veicolare ad esclusioni di alcuni attraversamenti di strade trafficate. L’ultima realizzazione, la pista di Garbagnate Milanese, interseca il percorso ciclabile del Canale Villoresi permettendo il collegamento con la città di Monza e con il fiume Ticino. Il prof. Bricchetti ha invece richiamato il patrimonio culturale del Parco Groane di indubbio valore, dal punto di vista ambientale, storico, artistico, monumentale; da qui la necessità di prevedere itinerari ecomuseali, percorsi culturali, laboratori, centri di documentazione. Partecipato il dibattito franco e costruttivo.