La quinta edizione della cerimonia del Bosco dei Giusti
By ComunicazioneIn Comunicati stampa8th maggio, 2015La pioggia non ha guastato la quinta edizione della cerimonia del Bosco dei Giusti, il Parco della Memoria che dal 2010 trova spazio all’interno della sede del Parco delle Groane. Con l’organizzazione dell’Associazione Senza Confini sono stati messi a dimora tre nuovi alberi dedicati a Mustafa Azizoglu, Gabriele Moreno Locatelli e Lazar Manojlovic, gli uomini dell’Operazione Infinito e Roberto Antiochia (cliccando QUI i loro “ritratti”).
Erano presenti diverse autorità. A fare gli onori di casa il presidente del Parco delle Groane Roberto della Rovere, per l’Associazione Senza Confini c’erano la presidentessa Rossana Colombo e Roberta Miotto, i sindaci di Barlassina Piermario Galli, di Cogliate Giuseppe Mario Minoretti e di Seveso Paolo Butti oltre al vice-sindaco di Lentate sul Seveso Enrico Moscatelli Spinelli. Per l’Arma dei Carabinieri il capitano del Comando di Desio Mansueto Cosentino.
Nel suo intervento introduttivo il presidente Roberto della Rovere ha ricordato gli orrori delle guerre citando quella della ex Yugoslavia (“Ci sono andato poco tempo dopo la sua fine e fu un momento allucinante, non c’era una casa che non fosse bruciata”). Della Rovere ha posto particolare attenzione anche all’opera delle Forze dell’Ordine rifacendosi all’operazione Infinito del 2010: “Ringraziamo i militi che hanno combattuto e combattono tuttora ogni forma mafiosa e il grandissimo sforzo quotidiano di coloro che lavorano magari nell’ombra per salvaguardare il diritto, la giustizia e la legalità”. Poi un appello rivolto ai ragazzi delle scuole intervenute questa mattina (l’I.C. di Barlassina e la “Leonardo Da Vinci” di Seveso con tre seconde medie): “Il nostro compito principale è quello di consegnarvi il ricordo e la memoria delle personalità ospitate in questo Bosco perché vi siano da esempio nella vita”.
Tra gli ospiti anche il console onorario d’Armenia Pietro Kuciukian che ha ricordato il genocidio, avvenuto esattamente cento anni fa, del popolo armeno, Mauro Oricchio, direttore del Coordinamento comasco della pace che ha letto una poesia di Gabriele Moreno Locatelli, il pacifista ucciso da un cecchino a Sarajevo durante un’azione simbolica, Annamaria Samuelli dell’Associazione Foresta dei Giusti-Gariwo e Jole Garuti Associazione Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia.
Particolarmente sentito l’intervento finale del capitano Mansueto Cosentino: “Se possiamo pensare ed esprimerci liberamente lo dobbiamo anche grazie a persone come i nostri colleghi che si sono impegnati a fondo in indagini in grado di portare alla luce il fenomeno mafioso qui in Lombardia, per combattere quelle persone che ci sottraggono la libertà”.