Spaccio Groane, l’intervento di recupero di ATS Brianza
By ComunicazioneIn Comunicati stampa31st luglio, 2019Si è tenuta giovedì in Prefettura a Monza una importante riunione nel corso della quale sono state affrontate le tematiche del contrasto allo spaccio di stupefacenti all’interno del Parco delle Groane e della riqualificazione dell’area. L’incontro, coordinato dal Prefetto Patrizia Palmisani, ha registrato la partecipazione anche dell’ Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. E’ stata l’occasione per sottolineare gli ottimi risultati ottenuti dai Carabinieri specie dopo la retata di marzo che ha portato all’arresto di numerosi spacciatori e un conseguente miglioramento della situazione generale della sicurezza. Ma ieri in via Carlo Prina si è fatto anche il punto sulle strategie future da attuare. Particolarmente significativo il passaggio del Prefetto Patrizia Palmisani secondo cui «repressione e prevenzione, da sole, non bastano. È necessario intervenire sul piano sociale e culturale, attraverso progettualità orientate al recupero delle marginalità e all’educazione dei più giovani ai pericoli delle dipendenze».
Il Prefetto ha dunque ringraziato l’Assessore Gallera per l’importante progetto strategico costruito insieme ad ATS Brianza, che consentirà di offrire ai consumatori di sostanze stupefacenti assistenza sanitaria e percorsi di recupero.
Al riguardo l’Assessore Gallera ha riferito che «Regione Lombardia, a seguito di meticolose ricognizioni preliminari, è pronta ad investire energie, impegno e risorse per il progetto Parco delle Groane, mutuando le azioni messe in campo a Rogoredo e adeguandole a questa realtà territoriale. È importante intervenire sul campo, con un primo approccio di carattere igienico-sanitario con i consumatori di sostanze stupefacenti, tentando successivamente un “aggancio” specifico al fine di proporre percorsi terapeutici, di sollievo o di presa in carico. Esprimo apprezzamento e gratitudine per l’iniziativa della Prefettura di Monza che pone l’accento sulla collaborazione sinergica fra le istituzioni e con gli operatori del privato sociale».
Inoltre, durante la seduta, sono stati presentati anche i progetti di recupero di zone interne del Parco. Un altro aspetto molto apprezzato dal Prefetto Patrizia Palmisani, in quanto «…questi progetti di riqualificazione creano valore sociale e incentivano la presenza dei cittadini, così elevando il livello di sicurezza – sia reale che percepita – degli spazi pubblici».
LA PROPOSTA DEL PARCO DELLE GROANE
Una strategia, quella illustrata dalla Prefettura l’altra settimana, che ben si inserisce all’interno di quella che fu la proposta del Parco delle Groane presentata dal Presidente Roberto Della Rovere almeno un paio di anni fa. Un proposta “multidisciplinare” strutturata su tre aree d’intervento:
1) Sicurezza e repressione del fenomeno
2) Prevenzione e riduzione del danno;
“La sola azione repressiva, ancorché necessaria, da sola non può essere ritenuta sufficiente all’opera di contrasto e diffusione all’uso e spaccio di sostanze stupefacenti” si legge nel documento del Parco delle Groane. “Diviene fondamentale affiancare alla pratica repressiva anche un’azione di tipo preventivo e di riduzione del danno…” leggiamo ancora. Come ci si intende muovere? “Attraverso attivazione delle azioni di prossimità e dei servizi di unità mobili per la riduzione del danno da consumo di sostanze stupefacenti… (tra cui) un presidio mobile per un aggancio di soggetti caratterizzati da condizioni di fragilità e diversamente non raggiungibili, con presenza di problemi di dipendenza da alcol e droghe”.
3) Recupero fruitivo delle aree del Parco e delle zone limitrofe interessate al fenomeno (riappropriazione del territorio sequestrato alla fruizione pubblica dalle attività illegali)
– Recupero sentieristica equestre (progetto partito e attualmente in corso in collaborazione con i maneggi del Parco)
– Recupero sentieristica forestale
– Attività sportive