Accorpamento Groane-Brughiera, l’ok dagli enti
By ComunicazioneIn Comunicati stampa15th aprile, 2016Il primo passo ufficiale verso un unico grande parco è stato compiuto venerdì 15 aprile 2016. Che qualcuno non ha esitato a definire una data storica sia per il Parco delle Groane che per il Plis della Brughiera Briantea. Ventisette enti (su 32) erano presenti e hanno espresso il loro parere favorevole al documento d’indirizzo della conferenza programmatica dei sindaci e dei presidenti con oggetto la proposta di ampliamento e accorpamento del Parco Regionale delle Groane e Plis della Brughiera Briantea. Erano presenti i rappresentanti dei Comuni di Arese, Bollate, Bovisio, Cabiate, Cantù, Carimate, Carugo, Ceriano, Cermenate, Cesano, Cesate, Cogliate, Cucciago, Fino Mornasco, Garbagnate, Lazzate, Lentate S/S, Limbiate, Mariano C.se, Misinto, Senago, Seveso, Solaro, Vertemate con Minoprio, Città Metropolitana di Milano, Provincia Monza Brianza Area Vasta e Provincia di Como. Tutti favorevoli, dicevamo. Ora il documento d’indirizzo passa in Regione Lombardia per seguire il suo iter. Oltre all’accorpamento con il Plis della Brughiera Briantea, il Parco delle Groane si “amplia” all’interno di tre Comuni già appartenenti all’area verde “originaria” e più precisamente a Limbiate (perimetro dell’ex ospedale psichiatrico di Mombello inclusa la scuola agraria più il parco storico cittadino con le Ville Mella e Medolago), Arese e Garbagnate (terreni vicino al canale Villoresi).
Il commento del presidente del Parco delle Groane Roberto Della Rovere.
“Quello vissuto oggi con la conferenza programmatica è un passaggio estremamente importante. Voglio però citare due date: il 1976 quando fu istituito il Parco delle Groane e il 2016, che segna l’inizio del percorso di formazione della nuova grande area protetta Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. In questi quarant’anni il Parco delle Groane ha avuto modo di radicarsi sul territorio e ora si riparte con questo ampliamento che porterà la superficie totale dagli attuali 3.800 ettari circa a quasi 8mila. Sarà la più grande area protetta a nord di Milano. Ora? I Comuni pubblicheranno le delibere poi la passa passa alla Regione che nel giro di un anno dovrebbe legiferare sulla nuova realtà territoriale con la modifica e l’allargamento dei perimetri del Parco”.