Dobbiamo contare le farfalle per sapere se l’aria è pulita
By ComunicazioneIn News16th marzo, 2023“Non volano farfalle” ha cantato in una sua hit Sangiovanni, ma di certo non si riferiva al nostro Parco delle Groane, dove farfalle o meglio i lepidotteri (farfalle e falene) continuano a trovare un ambiente ideale per vivere. Proprio le farfalle sono un importantissimo bio indicatore dello stato di un ambiente, spesso vengono definite le “guardiane” dell’ambiente e per questo motivo è fondamentale anche per il nostro Parco verificarne costantemente la presenza attraverso accurati monitoraggi.
All’osservazione e al monitoraggio delle farfalle, tecnicamente “European Butterfly Monitoring Scheme” è dedicata la prossima “Serata Naturalistica” organizzata dalle Gev del Parco delle Groane in programma mercoledì 22 marzo (secondo giorno di primavera) dalle 21 nell’auditorium di via della Polveriera a Solaro (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a sedere).
Dal 2021 nel Parco delle Groane e della Brughiera Briantea sono stati attivati due transetti di monitoraggio gestiti dalle Guardie ecologiche volontarie. Si tratta di sentieri di osservazione che le Gev percorrono a piedi più volte a settimana, appuntando e catalogando i lepidotteri osservati.
Nel corso della serata di mercoledì, Michele Salvan, dottorando dell’Università degli Studi di Torino spiegherà la storia, gli scopi e l’attività dell’eBMS, confrontando i dati nazionali e locali raccolti.
All’interno del Parco le due aree di riferimento e osservazione sono una nella zona Nord, che corrisponde al sito della Fontana del Guercio, nel Comune di Carugo, la seconda più a Sud, all’interno della pineta di Cesate. Si tratta di due ambienti protetti, zone speciali di conservazione. La presenza dei lepidotteri, i “guardiani” dell’ambiente, viene studiata attraverso altri guardiani, le nostre Gev, Guardie ecologiche volontarie, specializzate in studio delle biodiversità. Tra le altre azioni in atto all’interno del Parco possiamo ricordare le attività di monitoraggio sullo scoiattolo rosso e le campagne periodiche sulle popolazioni di rospi bufo bufo e sulle rane di Lataste.
“Il Parco, nell’ambito dei propri programmi di monitoraggio e ricerca scientifica finalizzati alla conservazione e alla gestione delle risorse naturali e della biodiversità, cura ormai da vari anni lo studio, il monitoraggio e la divulgazione dei risultati di ricerca inerenti la biodiversità ed è particolarmente interessato ad indagare le interazioni fra le diverse componenti degli ecosistemi” commenta il presidente del Parco, Emiliano Campi.
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