FUTURO DELL’AREA DELLA POLVERIERA DI SOLARO, LA REGIA SARÀ DEL POLITECNICO DI MILANO
By ComunicazioneIn News20th luglio, 2022Interessante momento di confronto ieri mattina nella sede del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea sul futuro della stessa area della Polveriera di Solaro.
Il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea ha infatti coinvolto il Politecnico di Milano per un’azione di regia, coordinamento e formazione di idee per la riqualificazione dell’area. L’iniziativa si inquadra nell’ambito della convenzione quadro siglata fra il DASTU (Dipartimento Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano) e il Parco delle Groane, indirizzata alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali e paesistiche del parco.
Hanno preso parte al seminario alcuni dei principali attori dello stesso Parco delle Groane negli ultimi decenni per ricordare le fasi progettuali già elaborate nel tempo. I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali da parte dell’attuale presidente del Parco, Emiliano Campi e del consigliere Sandro Archetti. Presenti in sala anche la consigliera Carla Testori e collegata da remoto, la vicepresidente Rosella Ronchi.
Campi, anche a nome del direttore Mario Roberto Girelli ha salutato i presenti e ringraziato tutte le persone negli anni hanno lavorato per lo sviluppo del parco e in particolare di quest’area della Polveriera. Archetti ha invece sottolineato la volontà di realizzare nel parco un vero e proprio hub delle tante anime che lo vivono. In particolare le associazioni che si occupano di ambiente, sport e cultura. E’ stato sempre Archetti a sottolineare il ruolo del Politecnico di Milano in questa fase. Ovvero, raccogliere le progettualità e le sensibilità del territorio.
Collegati da remoto anche due ex presidenti del Parco delle Groane, Edgardo Zilioli e William Ricchi. Zilioli nel suo intervento ha sottolineato anche con toni duri le difficoltà della politica statale di comprendere l’importanza dei parchi e di aree come quella di Solaro. William Ricchi, past president e attuale consigliere del Parco, vede invece nella Polveriera una grande opportunità di sviluppo territoriale, ambientale e sociale, che il Parco non può certo perdere.
Ha poi preso parola Alessandro Bianchi, docente del corso di Landscape Representation and Modelling del Polo di Piacenza del Politecnico di Milano. Il professor Bianchi ha spiegato come il momento che si sta avviando sia soltanto una fase propedeutica alla progettualità sull’area della Polveriera. Con slide e un video animato sono state mostrati tutti gli edifici della Polveriera e la conformazione del terreno. “Il Parco ha obiettivi importanti di gestione e di conservazione dell’area – ha spiegato Bianchi – Oggi viene avviato un processo di partecipazione. Non dobbiamo, vogliamo e possiamo progettare nulla. Dobbiamo solo ascoltare, possiamo definirlo un processo di conoscenza”. Da settembre, con l’inizio del corso tenuto al Politecnico dal professor Bianchi, con 150 iscritti provenienti da tutto il mondo (solo il 20% è italiano) e per quattro mesi, prenderà il via un lavoro di conoscenza sotto vari aspetti.
“Dopo la fase di ascolto sarà il momento dell’analisi, che partirà dal punto di vista cartografico e non solo dall’area della Polveriera, ma di tutto il Parco – ha spiegato sempre Bianchi – Quindi sono previste analisi di valorizzazione per scendere in ultimo alle ipotesi progettuali indirizzate alla conservazione e alla progettazione dell’area della Polveriera”. Il corso del professor Bianchi al Politecnico ha già operato anche nel recente passato su temi di grande valore ecologico e ambientale. Ha presentato tra l’altro ipotesi progettuali per il piano del verde della città di Cremona e il suo collegamento tra l’area del Po. Il prossimo 13 ottobre è previsto un primo incontro pubblico, con gli studenti i sindaci, gli enti locali e le associazioni del parco. “Gli studenti saranno entusiasti di lavorare su questo progetto” ha sottolineato Bianchi. Per quanto riguarda progetti ed elaborati fisici, nel mese di febbraio 2023 è prevista la presentazione dei risultati con una mostra di presentazione di tutti gli elaborati.
Interessante e completo l’excursus storico sul Parco delle Groane, dell’area della Polveriera e dei suoi possibili sviluppi presentata ai presenti da Fabio Lopez Nunes, architetto, consigliere di Ersaf e per oltre un ventennio direttore del Parco. Una ricerca approfondita e meticolosa, ricca di documenti storici che Lopez Nunes ha raccolto negli anni e presentato al pubblico con le prime cartografie tracciate dal Giovanni Brenna. Quindi la nascita della Polveriera servita dalla linea ferroviaria tra Novara e Saronno, lo sviluppo di tutta la zona anche dal punto di vista urbanistico e industriale. E ancora la presenza della fauna, della flora e dell’agricoltura e di certa pastorizia. La nascita del primo nucleo degli scout cattolici, nei primi anni Quaranta. Erano le Aquile Randagie. Una storia affascinante di persone e luoghi che non potrà essere ignorata per qualsiasi intervento successivo nell’area di Solaro.
Al dottor Luca Frezzini, già a capo dell’area tecnica del Parco, il compito di ricordare lo stato dell’area nel 1983 e tutti gli interventi messi in atto negli ultimi 40 anni. Uno studio anche dal punto di vista della fauna e della flora presenti, dagli alberi alle orchidee. Specie vegetali importanti e significative, fino al falco pecchiaiolo. “Il Parco non è un unicum, ma sono tanti microambienti da cercare, studiare e preservare” ha spiegato. Ha chiuso la fase degli interventi Roberta Miotto, presidente dell’associazione Senza Confini che ha inaugurato il Bosco dei Giusti nel 2010, ricordando l’importanza della memoria per qualsiasi progetto di sviluppo dell’area.