Intervento di miglioramento forestale a Barlassina
By ComunicazioneIn Avvisi pubblici18th marzo, 2021Sono partiti in questi giorni lungo via Longoni nel Comune di Barlassina i lavori di miglioramento forestale nell’ambito del bando di Regione Lombardia 2019-2020 “Pianura e Collina” che finanzia la creazione di nuovi boschi, il miglioramento di boschi esistenti o danneggiati, le sistemazioni idraulico forestali e la manutenzione straordinaria di strade agro-silvo-pastorali inserite nei Piani VASP. A Barlassina l’intervento nasce dall’esigenza di proseguire la riconversione di un’area di circa 9 ettari artificialmente piantumata in passato con Pino Strobo “Pinus strobus”, specie alloctona, e la relativa messa in sicurezza. La durata dei lavori sarà pari a 91 giorni. Il periodo di manutenzione avrà durata di cinque stagioni vegetative.
IL PROGETTO
Il bosco si trova lungo una strada particolarmente trafficata, via Longoni, sul quale sedime stradale sono giunti a maturità una considerevole quantità di Pinus strobus di altezza compresa tra i 20 e i 25 metri che in caso di schianti e/o cedimenti parziali potrebbero finire sulla strada stessa. Per questo motivo la riconversione dell’area parte proprio dal perimetro di via Longoni e da via Leoncavallo creando una sorta di fascia di sicurezza lungo le stesse, piantumate con nuove essenze autoctone. Sempre nella stessa area, una piccola porzione di bosco già in passato era stato oggetto di una riconversione mediante l’apertura di alcune buche e successiva ripiantumazione con specie autoctone. Per via della seppur ridotta presenza di Quercus rubra le ripiantumazioni eseguite in passato risultano interamente occupate da questa specie e, pertanto, da rieseguire.
Il progetto ha il duplice obiettivo di riprendere e di proseguire gli interventi di riconversione già iniziati in passato, sfruttando i finanziamenti messi a disposizione tramite l’Azione 4 “Miglioramenti forestali” del bando “Pianura Collina”.
GLI INTERVENTI
All’interno del bosco verranno effettuati i seguenti interventi:
- Abbattimento di alberi morti, compromessi a livello strutturale o affetti da patologie;
- Abbattimento di alberi d’alto fusto giunti a maturità che possano schiantarsi su sedimi stradali trafficati durante eventi meteorologici particolarmente avversi;
- Abbattimento di specie arboree considerate infestanti;
- Asportazione del legname e della ramaglia di risulta;
- Interventi di ripulitura del sottobosco;
- Trapianto di giovani essenze forestali autoctone nelle buche già presenti e negli spazi che si verranno a creare in seguito agli abbattimenti;
- Manutenzione delle nuove essenze piantumate per cinque stagioni vegetative dopo il trapianto;
- Manutenzione del sottobosco delle particelle boschive recentemente riqualificate, con particolare riferimento alle zone ripiantumate.
I NUMERI “AUTOCTONI”
Complessivamente si prevede di mettere a dimora 3.000 giovani piante forestali autoctone in vaso di altezza 80-100 cm. (tra cui carpini bianchi, farnie e roveri) e 1.000 specie arbustive.