Il Bosco dei Giusti
Il 19 dicembre del 2010 viene inaugurato all’interno degli spazi della sede del Parco delle Groane un Parco della Memoria denominato “Bosco dei Giusti” dove ogni anno sono messi a dimora, a cura dell’Associazione Senza Confini, degli alberi in onore di Giusti, figure di particolare valore morale che hanno scelto di difendere la giustizia per cambiare il mondo.
Eccoli:
2011
2012
2013
– Aquile Randagie e O.S.C.A.R.
2014
– Sir Ludwig Guttmann e Antonio Maglio
– Giacomo Avenia e Osmar Carugno
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, trovarono rifugio a Calestano i tre componenti della famiglia ebrea dei Mattei, profughi da Fiume. A nasconderli, con la connivenza del maresciallo dei carabinieri Giacomo Avenia e del podestà Ugo Gennari, fu la famiglia di Ostilio e Amelia Barbieri, con i figli Giulia, Elena e Alberto
Durante la seconda guerra mondiale un albergo di Bellaria si trasformò in salvezza grazie all’albergatore Ezio Giorgetti che nel 1943, con l’aiuto del maresciallo dei carabinieri Osmar Carugno, portò in salvo 38 ebrei. Due anni fa è stato anche scritto un libro su questo eroico personaggio, dal titolo “Un cammino lungo un anno. Gli ebrei salvati dal primo italiano Giusto tra le Nazioni”, ed. Giuntina.
– Carlo Ravera e Enrico Sibona (Marescialli dell’Arma dei Carabinieri):
Da wikipedia Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, il maresciallo dei carabinieri di Alba, Carlo Ravera, salvò dalla deportazione numerose famiglie di profughi ebrei lì residenti in domicilio coatto dalla fine dell’agosto 1942. Invece di procedere al loro arresto secondo gli ordini ricevuti il 2 dicembre 1943, ne favorì la fuga con l’aiuto della moglie e di Beatrice Rizzolio, proprietaria del mulino locale. Per questo impegno di solidarietà, il 23 gennaio 1975, l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito l’alta onorificenza dei giusti tra le nazioni al maresciallo Carlo Ravera, alla moglie Maria Ravera e a Beatrice Rizzolio.
Durante la Seconda guerra mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, il maresciallo dei carabinieri Enrico Sibona, nato a Torino nel 1904 e in servizio a Maccagno dal 1939 al 1946, protesse dalla deportazione alcuni ebrei lì residenti, favorendo la loro fuga. Tradito da un delatore, Sibona fu internato in un campo di concentramento tedesco dal quale a stento sopravvisse. Per questo suo impegno di solidarietà, pagato a così caro prezzo, il 4 ottobre 1992, l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito al maresciallo Sibona l’alta onorificenza dei giusti tra le nazioni.[5]
2015
- Mustafa Azigoglu era il coraggioso sindaco turco di Malatya che durante la prima guerra mondiale si oppose al genocidio armeno (ne ospitò parecchie centinaia a casa sua) e fu prima rimosso dall’incarico e poi ucciso da un figlio.
– Gli uomini dell’operazione Infinito sono tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine che all’alba del 13 luglio del 2010 parteciparono al maxi-blitz contro la presenza della ‘ndrangheta in Brianza.
2016
– Ettore Castiglioni (Ruffré, 1908 – Valmalenco, 12 marzo 1944) è stato un alpinista e antifascista italiano.
– Isoke Aikpitanyi è nata nel 1979 in Nigeria, è in Italia dal 2000 con la promessa di una vita migliore ma poi obbligata dalle mafie nigeriana e italiana a prostituirsi. Dopo tre anni è riuscita a liberarsi e poi a fondare un’associazione che si occupa delle vittime del traffico di essere umani. È autrice del libro Le ragazze di Benin City, in cui racconta la sua odissea e quella di tante altre sue connazionali vittime di tratta, e di 500 storie vere. La tratta delle ragazze africane in Italia (Ediesse Edizioni, 2011) libro-inchiesta basato sui risultati di un’indagine capillare svoltasi in tutta Italia.
– Nawal Soufi, attivista dei diritti umani, ha 28 anni, ha origini marocchine ma vive con la sua famiglia a Catania. La chiamano Cerimonia Solaro 2015-3Lady Sos perché al suo numero di cellulare dal 2013 riceve gli sos dai profughi in difficoltà sui barconi del mar Mediterraneo. Il suo compito è poi quello di avvisare la Guardia Costiera per provvedere al recupero. In questa maniera ha salvato più di 20mila persone dal naufragio. Carlotta Ludovica Passerini, la volontaria italiana appartenente all’associazione SOS Emergenza Rifugiati Milano che ha assistito i migranti alla stazione Centrale di Milano.
Ogni anno alla cerimonia del Bosco dei Giusti che si tiene nel mese di maggio partecipano sempre molti giovani e giovanissimi delle scuole del territorio. Ricordiamo inoltre che il Bosco gode della medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Per sensibilizzare i visitatori della nostra sede abbiamo anche posto una bacheca nei pressi del parcheggio della ex Polveriera con tutte le indicazioni utili a raggiungere il Bosco dei Giusti, poco distante, esattamente alle spalle delle palazzine riservate all’educazione ambientale.