La flora
Le quercete Sono i boschi più maturi del parco, con le loro possenti farnie e roveri, a cui si alternano le betulle, gli aceri, i carpini bianchi, e negli angoli più freschi, i frassini, qui vive la fauna più interessante: la volpe, lo scoiattolo, il picchio rosso maggiore, il ghiro, il gheppio, il gufo comune e tanti altri animali, che, con pazienza e tranquillità, si potranno vedere.
Le brughiere Sono vaste praterie, caratterizzate da un piccolo arbusto, il brugo o calluna, un’erica che a fine agosto esplode in rigogliose fioriture rosate; assieme ad essa si trovano splendidi fiori come la genziana pneumonante i il ranuncolo, il raro salice rosmarinifoglia, giovani betulle e, nei ristagni d’acqua, acuminati giunchi e la elegante tifa. Nel Parco sopravvivono le ultime brughiere del milanese, a Castellazzo, nei Boschi di Cesate, a Cà del Re e all’Altipiano di Seveso.
Le pinete Sono radi boschi di pino silvestre, soprattutto a Cesate, impiantati dai forestali del XVIII secolo: i tecnici di MariaTeresa d’Austria speravano di riuscire a dominare il difficile terreno argilloso con questa specie frugale e rustica. Di fatto la pineta ha attecchito ma vive in condizioni estreme di areale, e le piante oltre i vent’anni non si sviluppano più, e col tempo finiscono con i deperire. Gradatamente, al loro posto si insedia il bosco di querce.
La fauna